Tramite l’autostrada, sono facilmente raggiungibili le seguenti località:

 

• Catania e l'Etna, vulcano ancora attivo e quasi sempre in attività, offre uno spettacolo unico al mondo e la possibilità di fare escursioni, visite guidate e di praticare sport invernali nella stagione adatta. 

• Taormina, l'esclusiva località in provincia di Messina, ricca di cultura, negozi e tradizione, meta turistica di alto livello. 

• Noto, il gioiello barocco, paesino famoso anche per la cosidetta Infiorata.

• Vendicari, oasi naturalistica sul mare.

• Marzamemi, antico borgo di pescatori, adesso centro vitale estivo con i suoi pub, locali, feste, eventi e concerti.

• L'Isola delle Correnti, Portopalo e tutte le altre incantevoli spiagge della costa sud-est della Sicilia.

• Il barocco della provincia di Ragusa, la città dei ponti e del barocco con il pittoresco agglomerato storico di Ibla, simile a un presepe, utilizzata come location per le celebri indagini del commissario Montalbano, di Modica e delle sue 100 chiese, patria del cioccolato più antico e buono di Sicilia. 

 

Tappe imperdibili nei dintorni di Villa Sterlizia sono, inoltre: 

 

 

AVOLA

Città di Avola 

Avola e la sua storia: durante il lungo dominio degli Aragonesi (1282 -1516) anche Avola subì alterne vicende trasformandosi nel 1361 da terra demaniale a feudale sotto il Barone Orlando d’Aragona. Sarà, però, nel periodo Asburgico-Spagnolo ( 1516 – 1700 ) che la città diventa marchesato nel 1542. Con Carlo D’Aragona, vedrà il suo maggiore sviluppo economico-urbanistico e culturale. L’antica città fu distrutta dal terremoto del 1693 dopo di che fu riedificata nella calda e fertile pianura a valle, in posizione felice rispetto alla tonnara, al trappeto e alle vie di comunicazioni. All’architetto Angelo Italia, frate gesuita, fu dato l’incarico di scegliere il sito, progettare e collocare l’impianto urbano della città distrutta dal sisma, dal Principe Nicolò Pigantelli Aragona Certes, Marchese d’Avola e Duca di Terranova.

 

Comune dell’estremo lembo della Sicilia Orientale in provincia di Siracusa, sorge nella stretta pianura costiera che separa le pendici meridionali degli Iblei della costa ionica-mediterranea della Sicilia, ed è raggiungibile percorrendo la SS 115. Città fiorente nel settore nel settore agricolo, con colture di agrumeti, mandorleti e vigneti e nel terziario, tale da essere considerata tra le più ricche nella provincia di Siracusa, ha unito il suo nome a prodotti agricoli di fama mondiale come la pregiata "Mandorla Pizzuta" e il vitigno "Nero D’Avola”.
Fu ideata da una pianta di forma esagonale con maglia viaria ortagonale, isolati con corti interne, due strade principali larghe dieci metri e orientate esattamente rispetto al Nord; al loro incrocio la piazza principale quadrata, ai loro vertici quattro piazze rettangolari. Il disegno è stato oggetto di meraviglia e stupore da parte di molti viaggiatori e studiosi. Una visione globale dell’impianto planimetrico è data da una incisione commissionata nel 1756 da Giuseppe Guttadauro, poeta e letterato, pubblicata nel 1757 da Vito Amico.

 

 

 

Antica tonnare di AVOLA, simbolo del paese, sfortunatamente da poco rovinosamente crollata, a seguito delle intemperie della stagione invernale
Antica tonnare di AVOLA, simbolo del paese, sfortunatamente da poco rovinosamente crollata, a seguito delle intemperie della stagione invernale

ITINERARI DA NON PERDERE:

 

• CENTRO STORICO, dalla singolare pianta urbanistica a forma di esagono regolare con la grande piazza al centro (Piazza Umberto I) e le quattro piazze lungo i due corsi principali. 

  

• CAVA GRANDE DEL CASSIBILE

L’altipiano ibleo è solcato da profonde fenditure dette cave. La piú spettacolare, per la profonditá e per gli aspetti paesistici, è Cava Grande del Cassibile che Hoüel descrive nel suo Voyage pittoresque (Parigi 1785) come una delle meraviglie della Sicilia. Riserva naturale dal 1984, in essa sono la necropoli protostorica di Cassibile (1000-800 a.C.) e i ddieri, nuclei di grotte disposte a piú piani nella roccia calcarea e riferibili al periodo bizantino. Dal “belvedere” a cui si perviene, percorrendo la stradella che si diparte dalla provinciale Avola-Manghisi-Palazzolo, si osserva la grotta della Cunziria, villaggio rupestre adibito alla concia delle pelli e con vani disposti su tre piani. Il paesaggio è sovrastato dall’ Etna e dal porto di Siracusa, mentre sul fondo scorre limpidissimo il fiume Cassibile, il greco Cacyparis, creando piacevolissimi e freschi laghetti. In essi sono i verdi riflessi delle felci, dei platani orientali e l’oleandro, mentre intorno la salvia, l’origano e il timo aromatizzano l’aria con i loro intensi e mediterranei profumi. La visita e la discesa ai laghetti fornisce intense emozioni.

Le orchidee selvatiche di Cava Grande. L’altipiano ibleo, intensamente vissuto sin dalla preistoria, è segnato dai tipici muri a secco che delimitano le “chiuse” e terrazzano i pendii dei colli dove si impiantarono le viti, mandorli, ulivi e carrubi. Ma nei luoghi in cui il tufo calcareo, la pietra tenera e bianca che ha reso possibile i decori delle architetture barocche, neoclassiche e Liberty, è ricoperto solo della gariga, oltre al timo, all’erica, al rosmarino e alla palma nana, crescono e miracolosamente fioriscono, in primavera, le orchidee selvatiche. Le varietá sono molteplici: di straordinaria bellezza sono le forme e i colori. In particolare si ricorda l’Ofride di Bianca dominata da un giallo acceso dai caldi toni del bruno, che prende il nome dal suo scopritore e botanico Giuseppe Bianca.

Si tratta di un profondo canyon sul cui fondo scorre il fiume Cassibile che, a Cava Grande, dà vita a dei suggestivi laghetti. Il percorso, costituito da un antichissimo sentiero, è mediamente impegnativo e dura circa 50/60 minuti. Si consiglia vivamente di affrontare il sentiero con scarpe comode (possibilmente da trekking o scarpe da ginnastica) e di iniziare la discesa non più tardi delle ore 9,00. Una volta sul posto, è possibile trascorrere una meravigliosa giornata tra la flora tipica (orchidee selvatiche, oleandri ecc.), laghetti e cascate. Per evitare di affrontare il sentiero di ritorno nelle ore più calde, si consiglia di risalire dopo le ore 17,00. Si raccomanda di portare con sé sufficienti riserve di acqua, pranzo a sacco e teli mare, in quanto laggiù è possibile prendere il sole sugli scogli piatti. 

 

• AVOLA ANTICA

Ora zona residenziale estiva per l’aria fresca e ricca d’aromi che si respira nelle calde estati siciliane, Avola Antica conserva le rovine dell’antica Abola che il terremoto del 1693 distrusse. L’area in cui era la cittá, il monte Aquilone, è dominata sulla sommitá da una villa costruita negli anni quaranta del ‘900. Dapprima vi era il castello con due torrioni, dal quale si controllava la costa compresa tra Cassibile e Capo Passero. Intorno al castrum, sui pendii rocciosi, erano state costruite le case e numerose chiese. 

Sulla strada provinciale che ormai attraversa l’antico sito, lungo i tornanti, sono grotte e cisterne che facevano parte dell’originario abitato. Si osservano pure tombe a forno del periodo siculo e ció attesta la frequentazione del luogo sin dalla preistoria. Dibattuta è stata la questione sulla discendenza di Avola dalle mitiche Ible attestate dalla storiografia classica. Nel V sec. d.C. Stefano Bizantino riferisce di Abolla, cittá le cui monete raffigurano un bove e, sul lato opposto, un grappolo d’uva. La cittá, dopo aver fatto parte della camera reginale, nel 1361 divenne baronia; nel 1542 e fino al 1812 è stata marchesato degli Aragona Pignatelli Cortés.

L’Eremo di Avola Antica. Le rovine dell’antica Avola, come attesta il viaggiatore francese Jean Hoüel, che le visitó nel 1777, erano tristi e immerse nella solitudine. Il sacerdote Sebastiano Li Gioi, per rivitalizzare e ridare sacralitá a quei luoghi, volle erigere, a sue spese e sopra i resti del convento dei Cappuccini, un Eremo. I lavori ebbero inizio nel 1729. Il dormitorio prese in seguito il nome di Eremo della Madonna delle Grazie per il leggendario ritrovamento, negli anni sessanta del ‘700, sotto un grande masso, 

di una campanella e di un bassorilievo calcareo raffigurante la Madonna delle Grazie, ora custodito presso la chiesa dell’Eremo. Nel 1896 in ricordo di tale avvenimento, si edificó un’edicola votiva. Il tempietto ha l’affaccio sui tornanti che da Avola conducono ad Avola Antica; percorso in cui, nella seconda metá del Novecento, si svolgeva la  gara automobilistica  “Coppa Belmonte”.

 

• IL MUSEO PALMENTO E FRANTOIO MIDOLO

La vite e l’ulivo sono colture che fortemente hanno caratterizzato il territorio avolese. Alla fine dell’ Ottocento in un terreno detto ÇiusaMiloro, appena fuori dal centro storico e in prossimitá della Stazione ferroviaria, inaugurata nel 1886, venne costruito il Palmento e Frantoio Midolo, detto u trappitu. Ormai abbandonato, acquisito dal Comune e restaurato, è stato aperto al pubblico il 30 ottobre 2010. L‘edificio, un bene di grande valore etno-antropologico, per la pigiatura dell’ uva possiede le tradizionali vasche costruite in pietra e il torchio a cannizzu. Per la frangitura delle olive, nello stesso locale, è a macina, mola olearia a trazione animale. La “pasta” che ne derivava si poneva  nelle coffe, le quali si assemblavano nel vicino torchio, u conzu, per la spremitura. Gli oggetti originali che arredano 

gli ambienti museali sono stati acquisiti con donazioni o acquistati. Di essi si è curata la schedatura e chiare didascalie illustrano il percorso e la comprensione di quanto esposto. L’allestimento museale è stato finalizzato a far conoscere gli antichi mestieri e a conservare memoria della cultura materiale. Il Museo, pertanto, è stato dotato di pannelli con foto d’epoca e di un raro e prezioso audiovisivo che testimonia le fasi di lavoro eseguite in tali strutture.

 

• LA VILLA ROMANA E IL “DOLMEN”

Emoziona sempre passeggiare sulle spiagge del territorio di Avola comprese tra gli storici fiumi Cassibile ed Asinaro dove nel 413 a.C. ebbero luogo le battaglie tra Siracusani ed Ateniesi. Su tali spiagge sono approdati i Greci e gli altri popoli che hanno determinato la nostra storia. Proprio sul lungomare della cittá è la Villa romana, attribuibile al II sec. a.C. e pavimentata con l’opus signinum. In area adiacente, in contrada Borgellusa, sono gli ipogei paleocristiani e il 

“Dolmen”, struttura megalitica individuata nel 1961 da Salvatore Ciancio e recante nella parte superiore dieci piccoli loculi.

 

IL MARE, I LIDI, LA ROTONDA

La costa ionica, dove affaccia Avola, ha dorate e morbide spiagge. Queste, libere o attrezzate con stabilimenti balneari, alternate a deliziose scogliere, consentono, durante la lunga e calda estate siciliana, di godere di un mare limpido e blu e di potervi praticare i piú piacevoli sport acquatici. Sulla spiaggia di Avola è la Rotonda; “memoria” di dolci suoni e serate danzanti.

 

• IL VERDE PUBBLICO

Oltre alle cinque piazze del centro storico, le ”oasi” verdi della cittá sono la Villa Comunale e il Parco delle Rimembranze in prossimitá della Stazione ferroviaria; sul lungomare, in piazza Maria Grazia Cutuli, trovasi un attrezzato e piacevolissimo parco giochi. 

 

RISERVA NATURALE CAVAGRANDE DEL CASSIBILE CON I SUOI LAGHETTI

Vista panoramica dell'incantevole paesaggio incontaminato della RISERVA NATURALE
Vista panoramica dell'incantevole paesaggio incontaminato della RISERVA NATURALE
Le fresche e limpide acque dei LAGHETTI DEI CAVAGRANDE DEL CASSIBILE
Le fresche e limpide acque dei LAGHETTI DEI CAVAGRANDE DEL CASSIBILE

NOTO

http://www.comune.noto.sr.it/

Noto Antica, costruita sul monte Alveria dal re Ducezio liberatore dei Siculi e distrutta dal terremoto del 1693, sono presenti resti dell'antica civiltà netina.

Noto Barocca - "Giardino di Pietra", cittadina dichiarata patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO, luogo ancora fermo nel tempo e incantevole, visiterete la famosa cattedrale, chiese, teatri, palazzi e, piazze tutto in stile Barocco.
Eloro: zona archeologica vicino alla zona di Noto Marina, troverete i resti dell'Antica Villa Romana del Tellaro e i suoi meravigliosi mosaici.

IRINERARI DA NON PERDERE:

• La Cattedrale: Chiesa madre dedicata a San Nicolò (maestoso esempio di chiesa barocca);

• Palazzo Ducezio;

• Chiesa di San Carlo;

• Palazzo Nicolaci di Villadorata bellissimo palazzo nobiliare in stile barocco (in via Nicolaci);

• Chiesa di San Domenico;

• Teatro comunale.

La visita del centro storico di Noto è assai agevole in quanto tutti i monumenti più importanti sono concentrati lungo il corso principale (Corso Vittorio Emanuele III) che misura meno di un chilometro. La città di Noto fu interamente ricostruita dopo il terremoto del 1693 e le chiese ed il palazzi dei nobili della città furono edificati nello stile del tempo: il barocco.
• La Villa del Tellaro (antica villa di origine romana della quale sono stati recentemente restaurati ed esposti al pubblico i meravigliosi pavimenti in mosaico). La Villa del Tellaro si trova sulla strada Noto-Pachino.

• Oasi Naturalistica di Vendicari con la sua flora (macchia mediterranea) e la fauna assolutamente protette. Le coste dell'oasi di Vendicari custodiscono anche le più belle spiagge e scogliere del posto. Tra tutte ricordiamo la spiaggia di Cala Mosche (si consiglia non andare nei giorni di sabato e domenica perché l'eccessivo affollamento fa perdere in parte il fascino del posto).

La splendida NOTO BAROCCA. Perdersi per le sue stradine, gustare un fresco gelato o uno squisito cannolo alla ricotta, sono tappe imprescindibili per riempire gli occhi (e la pancia) di meraviglia!
La splendida NOTO BAROCCA. Perdersi per le sue stradine, gustare un fresco gelato o uno squisito cannolo alla ricotta, sono tappe imprescindibili per riempire gli occhi (e la pancia) di meraviglia!
BELLEZZE "CERTIFICATE": l'UNESCO ha riconosciuto Siracusa e Noto "patrimoni dell'umanità" ed ha rinnovato ancora una volta il titolo di "SPIAGGE PREMIATE - 5 VELE" allo splendido litorale netino
BELLEZZE "CERTIFICATE": l'UNESCO ha riconosciuto Siracusa e Noto "patrimoni dell'umanità" ed ha rinnovato ancora una volta il titolo di "SPIAGGE PREMIATE - 5 VELE" allo splendido litorale netino

SIRACUSA

Città di Siracusa

http://turismo.provsr.it/

Si trova a circa 30 km, già definita da Cicerone "la più grande e bella di tutte le città greche", dal 2005, insieme con la necropoli rupestre di Pantalica, è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Posta sulla costa sud-orientale dell'isola, è la quarta città della Sicilia per numero di abitanti, dopo Palermo, Catania e Messina, ma in passato fu una metropoli fra le più grandi al mondo. Nelle sue opere di maggiore rilievo è attraversata dal tocco e dallo stile di http://turismo.provsr.it/ civiltà che l'hanno dominata.

ITINERARI DA NON PERDERE:

• Parco Archeologico NEAPOLIS, con il più importante Teatro greco della Sicilia, l'Orecchio di Dionigi, l'Ara di Ierone e l'Anfiteatro romano;

Qua potrete anche assistere alle famose rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa, a soli 15 minuti dalla villa. Assolutamente magiche ed imperdibili!

Visita il sito dell'Istituto Nazionale del Dramma Antico per scoprire i prossimi cicli e tutte le date delle rappresentazioni classiche: http://www.indafondazione.org/. 

• Ortigia, affascinante isolotto collegato alla terraferma dal ponte Umbertino propone:

- Piazza Duomo, dove, in un singolare scenario, spicca il Duomo, costruito sulla base del tempio di Minerva e dalla splendida facciata barocca. All'esterno del Duomo e soprattutto all'interno sono ancora visibili tutte le colonne del tempio greco dedicato alla dea Minerva;
- La Fonte Aretusa, antichissima fonte d'acqua dolce a ridosso del mare, alla quale è legato il mito di Aretusa e Alfeo;
- I resti del tempio di Apollo e le numerose chiese che si incontrano tra il lungomare e i mille vicoli caratteristici di Ortigia;

 • Museo Archeologico "Paolo Orsi" dove sono esposti i reperti archeologici trovati nella provincia di Siracusa. Qui è possibile ammirare preziosi reperti dalla preistoria in poi. La visita inizia con i resti di due elefanti nani di epoca preistorica e prosegue mostrando reperti di tutte le epoche e civiltà successive.

 

Suggestiva panoramica notturna del celeberrimo TEATRO GRECO, uno fra i più bei gioielli dell'ineguagliabile eredità greco-latina siracusana
Suggestiva panoramica notturna del celeberrimo TEATRO GRECO, uno fra i più bei gioielli dell'ineguagliabile eredità greco-latina siracusana

OASI NATURALISTICA DI VENDICARI

Natura, archeologia e paesaggio si fondono in una delle zone di transito degli uccelli migratori più importanti d'Europa.

Le acque cristalline di VENDICARI
Le acque cristalline di VENDICARI

LA NECROPOLI PREISTORICA DI PANTALICA

Tra i comuni Sortino e Ferla, sopra un profondo canyon, è scavata nella roccia la suggestiva necropoli preistorica di Pantalica, patrimonio UNESCO.

RISERVA NATURALE di Pantalica, fiume Anapo
RISERVA NATURALE di Pantalica, fiume Anapo

Il Barocco ed il museo delle tradizioni popolari possono costituire una piacevole passeggiata in questa caratteristica cittadina.

MARZAMEMI E PORTOPALO

Due località per toccare l'estremo sud della Sicilia. Nel periodo estivo si animano parecchio e nei loro dintorni vi sono bellissime spiagge. A Marzamemi potrete passeggiare nell'antica tonnara, divenuta centro del paese. A Portopalo non perdete l'isolotto di Capopassero.

MARZAMEMI, suggestivo borgo marinaro di origine, araba oggi importante località turistica ricca di locali dove trascorrere felici serate. Gli incantevoli angoli di Marzamemi sono spesso location di numerosi films e/o serie televisive. Tra tutti si ricorda il film SUD (1993 - di Gabriele Salvatores) e numerose puntate de "Il Commissario Montalbano".

PORTOPALO DI CAPO PASSERO, punta estrema d'Italia e d'Europa (più a sud del parallelo di Tunisi) è una caratteristica città di mare con un importante porto dove ogni giorno, alle ore 13.00 circa, viene venduto il pesce appena pescato. Di fronte alla città di Portopalo si trovano due deliziosi isolotti: da un lato la caratteristica Isola di Capo Passero e dall'altro l'Isola delle Correnti (visitabili entrambe). Nei pressi dell'Isola delle Correnti la costa portopalese fa da spartiacque tra il mare Mediterraneo ed il Mar Ionio. E' infatti interessante osservare come in quel preciso punto, da un lato il mare si presenti mosso e dall'altro assolutamente calmo.

PORTOPALO DI CAPO PASSERO: tra arte e turismo
PORTOPALO DI CAPO PASSERO: tra arte e turismo
Le tranquille e soleggiate spiagge di MARZAMEMI
Le tranquille e soleggiate spiagge di MARZAMEMI

MEGARA IBLEA

Una vasta area archeologica contenente i resti di un'antica colonia greca localizzata tra Siracusa ed Augusta.

Tempio Concordia, ZONA ARCHEOLOGICA
Tempio Concordia, ZONA ARCHEOLOGICA

 

 

A coloro che hanno già visitato i siti sopraelencati e volessero visitare altre meraviglie siciliane fuori provincia, suggeriamo:

 

RAGUSA: Ragusa Ibla, l'antica Ragusa e centro storico di superba bellezza.

 

CATANIA: oltre al centro della città con la via Etnea e la piazza Duomo suggeriamo vivamente la visita del Teatro Massimo Bellini. Non può mancare l'escursione sul monte Etna (il vulcano attivo più alto d'Europa) ed infine un breve sconfinamento nella provincia di Messina per visitare l'incantevole TAORMINA, città principe del turismo siciliano.